We are the Champions

Il fatto è che noi ci sminuiamo! Non riusciamo fino in fondo a valorizzare le cose belle, anzi straordinarie, che sappiamo fare. Eppure è così. Ognuno di noi ha dei talenti nascosti, ognuno di noi ha un campo in cui è come  Cristiano Ronaldo, il numero uno, il più bravo di tutti.

Per esempio questa mattina sono andato a fare le analisi. Appena entrato il dottore (oh, il dottore! Mica il primo scemo che passava di lì per caso! Uno che fa quello di mestiere, uno che ne vede centinaia, anzi, migliaia) mi fa, “mi dia il campione delle urine“. Avete capito? Il campione! Chi l’avrebbe mai detto.

9 thoughts on “We are the Champions

  1. Fortuna che tu hai un punto dove ti senti Cristiano Ronaldo! Io, al massimo, sono uno come Darione Hubner: onesto operaio del pallone.
    La vita è proprio ingiusta. Se da te chiedono “il campione delle urine”, da me arrivano e dicono “mi dia la prova delle urine”… neanche a quelle mi credono. Sono l’onesto operaio del pallone.

    Piace a 1 persona

  2. Pingback: Cronaca di una colonscopia annunciata | Viaggi Ermeneutici

Lascia un commento